Nell’ambito del convegno “Il Travel nel 2021: cosa ci si aspetta?”, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, Google ha lanciato ufficialmente Hotel Insights, un nuovo strumento gratuito che ha come obiettivo quello di supportare il settore alberghiero fornendo dei dati aggregati per intercettare la domanda sulla destinazione e strumenti formativi per migliorare le proprie conoscenze digitali.

L’iniziativa è stata promossa anche in collaborazione con i maggiori organi di rappresentanza nazionale ed esteri in ambito turistico quali MIBACT, ENIT, UNWTO e le principali associazioni del settore alberghiero Confindustria Alberghi, Federalberghi, e Federturismo Confindustria.

Google ha inoltre dichiarato che la piattaforma è stata costruita in base a questi due principi raccolti tramite un loro studio di settore:

• Il 52% degli albergatori ha bisogno di più informazioni sui potenziali viaggiatori
• Il 40% ritiene di non avere competenze sufficienti per implementare strategie di online marketing efficaci.

In questo articolo voglio quindi spiegare quali sono le funzionalità di questo nuovo strumento, quali sono i dati disponibili e come poterli interpretare al meglio.

Il link per poter accedere allo strumento è il seguente: https://hotelinsights.withgoogle.com/intl/it_it/

Primo step: inserire il nome della struttura oppure la Regione di riferimento.

Inserisco nella ricerca la regione Toscana, ma in automatico Google riconosce il nome delle singole strutture alberghiere (ed extra alberghiere) indicizzate in Italia.

Il primo dato che viene visualizzato è quello inerente l’ “interesse di ricerca sulla destinazione”, che in questo caso attesta un valore negativo tra “-50% e -75%” rispetto alle ricerche effettuate l’anno precedente. Questo dato si basa sulle ricerche registrate su Google durante le ultime 12 settimane.

Successivamente, un grafico che delinea il valore di “interesse di ricerca nel tempo” basato sempre sui dati delle ultime 12 settimane. I valori vanno da 0 a 100 ed un valore pari a 100 rappresenta l’interesse di ricerca più alto nel periodo considerato. Il grafico inoltre compara l’anno in corso (2020-2021) con il precedente (2019-2020). Dal grafico si evince il calo di domanda già esplicitato rispetto all’anno precedente, ma viene anche visualizzato il trend registrato negli ultimi 3 mesi, che comunque risulta essere positivo ed in crescita.

Un altro grafico che viene visualizzato è quello relativo alle “ricerche nazionali ed internazionali”, molto utile per capire quale è al momento l’impatto della domanda domestica ed estera (i dati sono sempre relativi alle ultime 12 settimane). E’ chiaro dal grafico che l’impatto della domanda domestica rispetto a quella internazionale è al momento maggiore.

Sempre da questa sezione, cliccando sul link “Analizza più a fondo i tuoi mercati di provenienza”, Google fornisce una classifica dei principali Stati per “volume di interesse di ricerca” di sistemazioni nella località selezionata. Si evince quindi che il primo mercato di riferimento risulta essere quello italiano (con un peso massimo pari a 100), seguono poi Stati Uniti, Germania e Regno Unito (con uno stesso peso pari a 7), ed infine la Francia (con un peso di 2). Il mercato domestico rappresenta quindi ad oggi quello principale e sul quale concentrare i maggiori investimenti di marketing, continuando comunque a monitorare l’evoluzione dei restanti mercati.

La seconda opzione è quella di analizzare i mercati di riferimento “per crescita”, che fornisce una classifica dei principali Stati per “variazione percentuale dell’interesse di ricerca” per le sistemazioni nella zona di riferimento. In questo caso si vede come il mercato della Bosnia-Erzegovina registra un tasso di crescita del 75% rispetto all’anno precedente, mentre i successivi (Polonia, Finlandia, Danimarca, Russia) registrano delle decrescite. Sarà quindi utile monitorare l’evoluzione di questi mercati che possono dare ulteriori informazioni su dove concentrare gli investimenti di marketing.

Infine, cliccando sul singolo mercato, Google fornisce dati ancora più dettagliati riguardo l’interesse di ricerca (100/100 per l’Italia), la variazione annuale dell’interesse di ricerca (tra -50% e -75%), l’origine dell’interesse di ricerca (ossia le località con l’interesse di ricerca più alto per le zone di riferimento). Ancora dati molto utili per la pianificazione dei nostri investimenti di marketing.

Sezione Risorse: consigli utili e tool a disposizione

Un’altra sezione molto utile e quella relativa alla sezione “Risorse”, cliccabile in alto sulla barra di navigazione. In questa sezione Google fornisce diverse informazioni per poter migliorare la presenza online della propria struttura ricettiva attraverso i vari tool gratuiti  offerti dall’azienda, come per esempio Google My Business e Google Maps. Troverete anche una sezione dedicata invece ai tool a pagamento come Google Ads e Google Hotel Ads, oggi fondamentali all’interno di una strategia digitale per poter raggiungere più viaggiatori. Infine, risultano essere utili i tanti articoli e guide pubblicati in questa sezione, come per esempio “Guida al miglioramento dell’esperienza degli ospiti sul sito del tuo hotel”.

Come vedete, i dati condivisi da Google sono molteplici e costituiscono un’ottima base di partenza per meglio pianificare i propri investimenti di marketing in questo periodo di incertezza e di volatilità della domanda. Google ha inoltre dichiarato che la piattaforma verrà arricchita con nuovi dati e funzionalità in futuro. La vera sfida che è emersa è anche quella di riuscire ad ottimizzare tutti i dati forniti ma soprattutto i tool messi a disposizione di Google, gratuiti e non, quali Google My Business o Google Ads.

E’ quindi fondamentale, d’ora in poi, sviluppare una strategia di marketing digitale completa per un’azienda ricettiva in cui implementare azioni diverse e sfruttare la grande visibilità offerta dal web e distinguersi dai competitor.

Se avete bisogno di supporto ed avviare una strategia digitale per la vostra azienda, posso aiutarvi attraverso una consulenza personalizzata.